Kary Mullis non è un campione di surf, tantomeno un surfer sponsorizzato da una grossa ditta. Kary è ?semplicemente? un surfista come tanti altri, longboarder, che potresti incontrare se vai a surfare nella zona di S.Diego. Io personalmente l’ho visto surfare tempo fa nello spot "Tourmaline" a La Jolla, che poi è il suo home break. L’ ho visto surfare con i suoi amici ultraquarantenni, quasi ogni mattina, longboard in mano e via in acqua a divertirsi come ragazzini che entrano per la prima volta in acqua. Ma allora che c’entra questo "vecchietto" del surf, cosa ha di diverso dagli altri? Presto detto.
Kary Mullis è stato premio Nobel per la chimica nel 1993, diventando una leggenda accademica per la "semplice scoperta" della PCR (Polymerase chain reaction), vale a dire, in termini pratici, quella scoperta che ha aperto nuovi orizzonti per la chimica e la genetica, per tutte quelle applicazioni sul DNA che attualmente stanno rivoluzionando la conoscenza dei geni dell’umanità intera. Insomma non una scoperta da poco con o senza Nobel. Da surfista, come immagineresti un appartenente alla tua tribù, che però è un Premio Nobel? Abbiamo a che fare con una "mente eccelsa", che viene invitata a cena dal Presidente Clinton per discutere sul futuro delle Biotecnologie, insomma qualcuno con un grosso potere, amico di potenti, che può dire qualsiasi cosa su tutto, senza che nessuno possa dirgli che sta sbagliando.
Ebbene, quest’uomo se lo incontri in acqua è solo un ?altro? surfista che se può ti droppa (anche se lui non lo fa mai). E’ apparso in parecchie riviste con tavola sotto braccio quali "TIME", "Newsweek" e ?Usa Today?. Lui ha sempre voluto essere considerato in primo luogo un surfista, poi uno scienziato. In una intervista alla Cnn ha dichiarato ?prima di essere un Nobel, voglio che tutto il mondo sappia che sono un surfista, e che i soldi che questa mia scoperta mi farà guadagnare in futuro, mi serviranno solamente ad avere più tempo da dedicare alla cosa che più amo: il surf sulle onde del Pacifico. Un malato come noi.
Nel suo nuovo libro "Ballando nudi nel campo della mente" Kary da mente eccelsa quale è, racconta le sue idee riguardo il futuro del mondo; di come abbia scoperto la PCR; le verità sull virus dell HIV (secondo lui non è la causa dell’AIDS), sull’astrologia; sul famoso processo a O.J. Simpson; sulla possibilità reale di accendere una lampadina con i poteri della mente e infine degli effetti dell’ LSD (da lui provato) sulla psiche umana da un punto di vista scientifico e senza pregiudizi. Ecco cosa racconta del ritorno a casa sua dal viaggio a Stoccolma per ritirare il premio Nobel: "A La Jolla vivo sulla spiaggia, di fronte a uno dei più bei posti da surf della California. Le onde sono una cosa complicata: le nostre migliori onde californiane nascono nel Pacifico, quando lontano, magari in Nuova Zelanda, una tempesta in un’area di bassa pressione solleva dall’Oceano una grande massa d’acqua di forma convessa. La aspira letteralmente per giorni, sollevandola dal centro qualche metro al di sopra del livello del mare, e l’acqua ricade nel mare, sollevando in questo modo altra acqua intorno a sé, in forma circolare. Questo alternarsi di acqua che cade e risale in cerchio si allarga in tutte le direzioni, come i cerchi che si creano buttando un sasso nello stagno. Facciamo sempre surf la mattina, perchè il vento è tranquillo e le onde glassy (trasparenti). Usciamo in mare remando con le braccia. Ci fermiamo un po a parlare. Poi ne vedo arrivare una bella. La sommità è diretta proprio verso di me, remo velocemente per mettere in movimento la tavola. Steve, il mio amico, me la offre: "Questa è tua, Mullis". Anche Mary jane è d’accordo: "Vai. Continuo a remare, mentre l’onda avanza prigramente: passa un pò di tempo. L’onda mi regge e allo stesso tempo si solleva dietro di me. Quando cado trattengo il respiro. Il mare mi accoglie tra le sue braccia. Sono stato via. E’ bello essere di nuovo a casa."
© revoltmedia pubblicato su Revolt Mag, 2004