VISTI DAL PONTILE - FORTE DEI MARMI

Foto: Palatella/Pontile Forte dei Marmi

TOSCANA (tuscany, premiere surf spot)

di Duccio Argentini

Giorno emblematico; si quel giorno di onde sarà veramente particolare: la prima eclissi solare del millennio oscurerà il cielo per un’ora, come nei più classici films dell’orrore. Ma la notte è ancora lontana, e prima di un film horror, ma talvolta i mostri si trovano anche da noi nel mondo reale: come ad esempio al Pontile di Forte dei Marmi, dove il re dei venti, il maestrale, ha sospinto dei piccoli mostri verso la costa. Peccato che il moto ondoso non sia così regolare e, nonostante la quasi assenza di vento, le onde spesso sono doppie o finiscono per essere clouse-out. Ma si sa, in acqua alla lunga vince l’esperienza, e oggi nella lineup c’é chi ne ha da vendere. Tra i presenti surfisti riconosco il Gighi, il Fortini ma anche i più giovani, ma non per questo meno esperti, Palatella e Bresciani. Le onde migliori si fanno spesso attendere come una bella ragazza, ma quando arrivano iniziano le danze: il Gighi parte anticipando l’onda e si mette subito di taglio: risultato un bel tubo! Bresciani trova un picco più distante dal ponte, e in lontananza vedo la tavola volare sopra il lip dell’onda...Palatella sembra volare, tanto é veloce sulle sinistre che con la stessa velocità con cui si sono formate si richiudono e un’istante prima lo vedo schizzare letteralmente fuori dall’onda grabbando come un matto...di sfuggita sembrerebbe quasi un aerial da video americano!! A completare il quadretto il re dei veterani Zed, particolarmente a suo agio in una giornata come questa dove le onde misurano dai 2m ai 2m e mezzo; non una misura particolarmente eccezionale, ma si sa, le onde del pontile possono dire la loro in quanto a potenza! Il bello di questo spot, oltre naturalmente al formarsi delle belle onde, é che chi vi surfa si trova così vicino al pontile che si può agevolmente conversare con chi sta fuori dall’acqua, , o meglio infamare l’ultimo che sbagliato il take-off o insultare un droppattore... insomma roba da stadio! Talvolta viene da pensare che si potrebbe mettere delle sedie, dare del pop-corn e far pagare un biglietto d’ingresso per lo spettacolo... spettacolo che non manca mai, visto la qualità dei surfer che frequentano lo spot. Probabilmente ogni luogo dove qualcuno pratica il surf ha una sua storia, una sua identità, una sua leggenda; non aspetta altro che qualcuno la interpreti. Se poi ci metti anche un’eclissi…

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